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venerdì 20 novembre 2020

Una onorificenza per sardi ed altoatesini



 L'annuncio della possibilità del vaccino contro il Covid 19 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti italiani e non solo. Il mondo ha una prospettiva di soluzione del problema così come l'Italia. Ma ci vorranno mesi se non anni per arrivare alla normalità. Per il momento il problema rimane sempre lo stesso. Una minoranza di persona  non vuole osservare le regole, e se non si rispettano le regole il Covid prospera. Questa minoranza avanza molti motivi, tra cui, come quello economico, non certo di bassa importanza. Ma se non  si è ferrei nel rispetto delle regole, si va incontro ad una alternanza di chiusure e sacrifici a brevi periodi di sollievo. E non se ne esce. 

 In Italia a maggio si è visto che si è soffiato molto a non rispettare le regole. La Sardegna in prima fila per riempire le spiagge e le discoteche, ed i risultati si sono visti, altre tre mesi di sacrifici, vanificando quelli fatti da febbraio a maggio.  Adesso i sardi sono sostituiti dagli altoatesini, che notoriamente sono dei privilegiati rispetto al resto degli italiani per via che parlano il tedesco e  che sognano di unirsi all'Austria ( hanno già chiesto il passaporto doppio). Costo che guardano a Monaco Vienna e Berlino, ma prosperano in Italia,  stanno lanciando una campagna per rifare come la Sardegna ad agosto. Un bel pienone, con tutti i veneti, i lombardi gli emiliani i romagnoli che salgono nelle amate valli a passare le vacanze di natale, per meglio infettarsi e ritornare in pianura per poi rivedere le curve dei ricoveri riprendere e le sequele di morti aumentare. Questi altoatesini, non riconoscendo nemmeno che l'Amata Austria è stata travolta dal virus ed ha chiuso tutto per settimane, insistono come se niente fosse. 

Dopo i Sardi, a cui tocca dare una Onorificenza per le benemerenze per la diffusione del Covid, ora occorre estendere tale Onorificenza anche agli Alto Atesini che si apprestano a vanificare tutti gli sforzi fatti in questo autunno. E pensare che sono la regione più contagiata, un bel rosso intenso, ed insistono per mantenere questo primato, anzi per condividerlo con altre regioni.

La vera scommessa sarà nel vedere se il Governo centrale saprà essere fermo sulle posizioni. E sarebbe anche l'occasione per mettere mano alla revisione della normativa delle Regioni a Statuto Speciale, in quanto i motivi che le hanno determinate nel secondo dopoguerra ormai in gran parte sono caduti. Ed anche le minoranze , che tanto hanno avuto dalla Repubblica, è tempo che anche loro inizino a dare qualche cosa al resto del Paese, Parlare il tedesco o essere isolani ormai non è più sufficiente per essere dei privilegiati arroganti.
 

martedì 3 novembre 2020

IV Novembre. L'Italia ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale


Il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918


 Il quadro generale della Battaglia di Vittorio Veneto che pose fine  alla Guerra mondiale, non solo in Italia, ma determino il crollo del fronte meridionale degli Imperi Centrali e quindi costrinse anche la Germania alla resa.