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sabato 31 luglio 2021

La Politica e la Corruzione

 Il rapporto che intercorre tra la politica e la corruzione determina, a seconda del grado raggiunto la capacità della politica di risolvere i problemi della collettivita. Di pari passo la credibilità della politica è inversamente proporzionale al gradi di corruzione. PIù la politica è corrotta più la sua credibilità è bassa. L'esempio del Comune di Roma, in cui la credibilità della politica ha determinato una incapacità di designare un candidato forte da parte delle singole forze politica. Il fattore corruzione quindi è un fattore da studiare nel dare un peso specifico alla politica nel momento in cui questa si presenta a chiedere consenso e quindi potere.

martedì 20 luglio 2021

Il concetto di Post verità. Elemento destabilizzante della nostra società

 

Quali parole possono definire la nostra epoca? Il coraggio omerico, la cavalleria medioevale, il lume della scienza, la spiritualità ottocentesca, l’orrore della contemporaneità…Quali parole useremo per definire l’attualità, il tempo presente, gli anni trascorsi dalla fine delle guerre mondiali, la caduta del Muro, l’avvento di internet ed i processi sociali, economici e culturali dei primi due decenni del XXI secolo? Può sembrare azzardato dirlo, ma oggi il termine che caratterizza meglio la nostra generazione è forse quello di “Post verità”. Potrebbe diventare il nostro biglietto da visita nei confronti della storia.

 Da 2016 questa parola è entrata nel gergo occidentale in riferimento a tante situazioni in cui deliberatamente facendo leva sull’emozione sulle nostre credenze e sui pregiudizi cognitivi della psicologia umana, la realtà viene distorta e si stabilisce una sequenza parallela ad essa[1] Si crea una realtà fittizia in base alla quale molti formano le loro opinioni e leggono le loro esperienze. Questo fenomeno va oltre il relativismo e l’individualismo come ami era accaduto prima, ed è considerato vero, sorretto soltanto dal desiderio e dai sentimenti a cui fa appello. Il problema che ne consegue è l’impatto che esso ha sulle azioni dell’individuo e della massa.

 Purtroppo si possono portare molti esempi. Il 16 ottobre 2020 il francese Samuel Pary, docente di scuola medi, venne decapitato percèe si disse aveva litigato con un’alunna dopo aver mostrato in classe le caricature di Charlie Hebdo. Adesso sappiamo che quella situazione non si era mai verificato: l’alunna non era presente nella classe in cui erano state mostrate le caricature e la sua espulsione dall’istituto scolastico era dovuta ad altri motivi. L’emozione l’appello alle credenze religiose hanno fatto si che ciò all’inizio non avrebbe dovuto essere niente più che una bugia di una adolescente si trasformasse in odio e in tragedia. Certo dietro a molte di queste situazioni si celano le fake news notizie che in tanti momenti potrebbero farci sorridere se non fossero per le loro conseguenze………..

Non potremmo comprendere fenomeni come la Brexit e le elezioni statunitensi se non tenessimo conto di tale processo di invenzione. Questa generazione di verità fittizie , di affermazione false sulla realtà che finiscono per trovare riscontro nei fatti è un elemento caratteristico del nostro tempo, un vero e proprio virus inoculato nella nostra cultura.”

 

Da “Come fare storia ai tempi della postverità?, di Pedro Rodriguez Lopez, S.I., in La Civiltà Cattolica 2021 II, 332-346 n. 4102 (15 maggio/5 giugno 2021, pag 332.



[1] Cfr le definizioni raccolte dall’Oxford English Dictionary e dal Diccionario de la Real Academia espagnola

venerdì 9 luglio 2021

La lotta in Italia per promuovere la cultura e la memoria storica su iniziaitva dei cittadini

 

ESPOSIZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”

 COLLEZIONE OSTILIO BONACINI

 

Il Comune chiede finanziamenti per il Museo Civico

 

buone prospettive per la mostra sfrattata dal Liceo “A.Meucci”?

 

 Elisa Bonnacini

 

 

Uno spiraglio di luce per l’esposizione “Un ricordo per la pace” collezione storica Ostilio Bonacini

ad oggi presso l'auditorium del Liceo “A.Meucci” di Aprilia.

Nell’ambito dei finanziamenti del “Recovery Fund” il Comune di Aprilia lo scorso 4 giugno ha chiesto 10 milioni di euro al Ministero degli Interni. Secondo le dichiarazioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici Luana Caporaso e dell’Assessore alla Cultura Gianluca Fanucci 400.000 euro sarebbero riservati alla realizzazione del primo Museo Civico ad Aprilia: i locali scelti per il progetto quelli comunali in piazza Roma, ex sede degli uffici anagrafe.

Una location museale nel centro storico di Aprilia è senza dubbio la sede più idonea per custodire e divulgare la storia della città, quanto aveva sperato la famiglia Bonacini nell’affidare al Comune di Aprilia, a titolo perenne e gratuito, la collezione del proprio caro scomparso nel maggio 1999.

Tanti anni di attesa e di incessanti richieste all’Amministrazione comunale di una sede centrale stabile per la mostra ed esporre dignitosamente al pubblico centinaia di reperti collezionati da Ostilio in 30 anni di ricerche, la passione per la storia militare ereditata dal nonno Giuseppe Bonacini tra i Volontari Ciclisti Automobilisti agli esordi della Grande Guerra e Maggiore dei Bersaglieri durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un lungo e travagliato iter per la mostra che dal 2008 aveva trovato sede nell'auditorium scolastico di via Carroceto, ai tempi ancora di competenza del I.I.S.Rosselli. I reperti Bonacini, allora in esiguo numero di pezzi, circa 35, erano stati ivi collocati nel trasferimento dall'Istituto Comprensivo Pascoli che dal 2002 aveva ospitato un piccolo centro documentale sulla storia di Aprilia.

Con delibera n.163 del 12 giugno 2012 il Comune di Aprilia ha accettato l'affidamento dei materiali già esposti e di altri reperti della collezione Bonacini per un totale di circa 300 pezzi tra oggettistica, divise e strumentazioni degli eserciti che si sono affrontati nel 1944 in territorio apriliano. La mostra curata dall’associazione “Un ricordo per la pace” venne inaugurata nell'aprile 2013 in un nuovo allestimento nel medesimo locale dell“I.I.S.Rosselli”. Patrocinata dal Comune di Aprilia con un finanziamento di circa 20.000 euro, pari al nudo costo delle teche e dei manichini; il progetto fornito gratuitamente dall’architetto Otello Lazzari. Nel tempo l’esposizione ha acquisito anche alcune donazioni di cittadini apriliani.

La sede in via Carroceto ritenuta transitoria. Il Comune di Aprilia al punto 8 della delibera di accettazione della collezione si impegnava a reperire locali nel centro storico di Aprilia per accogliere la mostra, i materiali della collezione rimovibili solo previa autorizzazione della Giunta Comunale (punto 6 della convenzione annessa alla delibera).

Anche se soluzione temporanea aveva  lasciato perplessi nel dicembre 2016 “l’ordine di sfratto” del Liceo nei confronti della mostra. Tra le motivazioni nella nota della dirigente la necessità di “spazi per opere di attività teatrali” e presunta mancanza di sicurezza delle teche espositive.

Spiacevole inconveniente dovuto anche al fatto che il Comune non aveva provveduto all’adeguamento della convenzione con  il nuovo Istituto ospitante l’esposizione.

Immediata  la reazione di “Un ricordo per la pace” che a gennaio 2017  si mobilitò organizzando una raccolta firme pro “MUSEO UN RICORDO PER LA PACE NEL CENTRO STORICO DI APRILIA”. Tra le “location” richieste gli spazi adibiti agli uffici comunali al pubblico di Piazza Roma, uffici già allora destinati al trasferimento in piazza del Bersaglieri “un luogo facilmente fruibile da cittadini e turisti, in un'ottica di rivitalizzazione del centro di Aprilia”.

“La cittadinanza esprima la propria volontà sul futuro della collezione donata ad Aprilia”: la voce della famiglia Bonacini in quei giorni. Grande fu il consenso popolare con centinaia di  firmatari tra cui associazioni, professionisti, artisti e rappresentanti di “storiche” attività commerciali del centro di Aprilia. La petizione indirizzata a Sindaco e Amministrazione presentata in tre blocchi presso gli uffici comunali a partire dal 9 febbraio 2017. In allegato anche un'ipotesi di progetto e l’idea di inserire l’esposizione nel più ampio progetto di “MUSEO PER LA PACE” in collegamento con i Musei per la pace nel mondo. Un Museo dedicato agli eroi per la Pace di ogni tempo, testimonianza di tutti coloro che hanno combattuto per la pace, la libertà e la democrazia. Un Museo a ricordo degli orrori della guerra e monito per un futuro di pace.

A sostenere il progetto anche le Associazioni d’Arma di Aprilia che nel 2012, in fase di affidamento al Comune della collezione Bonacini, avevano firmato un documento di adesione impegnandosi a prestare con “Un ricordo per la pace” un contributo volontario nell’organizzazione museale (nota prot. n. 46403 del 7.6.2012 ).

Elisa Bonacini, presidente di “Un ricordo per la pace” nonché erede della collezione del fratello: “Ad oggi l'esposizione giace in stato di abbandono nell'auditorium del Liceo Meucci, oscurata e addirittura transennata, ovviamente invisitabile. Rimane l'amarezza di constatare che per tanti anni una mostra prestigiosa non sia stata valorizzata dall'Ente patrocinante, né fruita dalla cittadinanza cui è stata dedicata. Confido nel nuovo Assessore alla Cultura Fanucci e nell’Amministrazione tutta nel risolvere quanto prima e nel migliore dei modi l’annosa situazione. Spero altresì venga tenuto in considerazione il  progetto di “Museo per la pace” per cui come associazione stiamo lavorando da anni e che ci vede già impegnati nel contatto con numerose organizzazioni pacifiste nazionali ed estere”.