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lunedì 19 febbraio 2024

Tesi di Laura Indicazioni per la Bibliografia Fonti

   



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sabato 10 febbraio 2024

Tesi di Laurea. Il Terrorismo ed i mezzi di contrasto al fenomeno in Francia, Gran Bretagna e Italia.

  Dr. Giuseppe Boccuzzo.

Premessa.

Il terrorismo, come fenomeno di lotta mirata a far prevalere una minoranza su chi è più forte e occupa il potere, esiste oramai da quando si sono sviluppate forme strutturate di aggregazione, al punto tale che si può sostenere che il fenomeno sia nato a partire dall’evolversi della “societas”[1], da gruppi che non riconoscono tali “societas” e rivendicano un loro spazio, adeguandosi poi nelle modalità pratiche al mutare dei tempi.

In tempi recenti basti ricordare gli attentati che avvennero alle Torri Gemelle o a Parigi nel 2015, tra cui il più famoso quello che colpì il teatro Bataclan. Attentati terroristici che scossero notevolmente l’opinione pubblica e il mondo occidentale.

Il terrorismo di origine musulmana è un fenomeno si può dire recente, di cui è stata presa effettiva conoscenza solo nel XX secolo.

Dobbiamo andare indietro nel tempo e analizzare il colonialismo europeo con occhi diversi. Per coloro che subivano tale fenomeno non era altro che una vera e propria aggressione a fini di conquista che andava combattuta, e il confronto che si andato perpetrando nel corso del tempo è sempre stato contro popolazioni prive di un’organizzazione statutale non in grado di realizzare un’opposizione adeguata che potesse respingere tali fenomeni.

Il declino del colonialismo europeo, fonte ed origine del terrorismo del XX sec. ha una data precisa e coincide con la decisione di Francia e Inghilterra di dividersi i territori già appartenenti all’Impero Ottomano, dissoltosi alla fine della Prima Guerra Mondiale.

La scelta di decidere una nuova realtà territoriale attraverso gli Accordi di Sykes – Picot[2] fu praticata creando degli Stati con un tratto di penna; non tenendo conto di quello che noi oggi chiamiamo Stato, costituito da: territorio, popolazione e sovranità. Ma attenendosi esclusivamente alle necessità delle singole potenze, funzionali allo sfruttamento dei territori.

Questo modus operandi pose le basi per le future conflittualità, che si sarebbero verificate non appena quel rigido controllo fosse venuto meno.

Il mondo arabo fondato più su legami legati alla comunità che su vincoli statuali, totalmente estranei alla sua cultura non ha mai accettato la creazione artificiosa di realtà nazionali imposte dall’esterno, in specie quelle di: Iraq, Libano, Giordania e la Siria “moderna”. A questi “Nuovi” stati, non ci si deve dimenticare della Palestina in cui devono convivere arabi ed ebrei.

Il mondo occidentale in questo contesto non è parte in causa diretta ma cassa di risonanza necessaria per i protagonisti, bisognosi di individuare un nemico che sia “altro” rispetto al “fratello” musulmano, tale per poter giustificare forme estese di violenza. Da qui derivano quelli attacchi diretti verso tutti coloro che un tempo furono gli invasori.

Il terrorismo cosiddetto islamico è tutto qui e l’obiettivo di questo lavoro di tesi è capire dove possano portare i suoi sviluppi, anche e soprattutto in relazione agli effetti che inevitabilmente esso continuerà a produrre sulla realtà occidentale compresa quella italiana.

La Tesi è presso l'Emeroteca del CESVAM.

[1] “Ubi societas, ibi jus”: locuzione di origine latina che tradotta letteralmente indica “dove esiste la società, esiste anche il diritto”. Il concetto di società per estensione può essere inteso anche come “istituzione o ordinamento”.

[2] Accordi di Sykes – Picot conosciuti anche come Accordo sull’Asia Minore del 1916