Translate

domenica 28 giugno 2020

L'Italia ad un bivio




Il Numero di LImes è dedicato all'Italia ed alla sua situazione interna
Le varie prospettive che si presentato a Roma si possono ridurre a due sole: o quella di una svolta autoritaria, limitativa delle libertà individuali, una sorta di oigarchia ristretta in mano ad una destra capitalista e cnservatrice oppure un rilancio dell'idea democratica che ha caratterizzato i 75 anno di repubblica, con una sinstra rinnovata ed efficace nella difesa delle classi più deboli e garante di un livello economico generalizzato che negli ultimi dieci anni ha visto erose molto delle sue potenzialità 


domenica 21 giugno 2020

l'Italia e le Basi USA in mediterraneo

Fonte: LIMES Rivista di geopolitica; info:www.ilmioabbonamento.it

L'annunci della Amministrazione statunitense del ritiro di 9500 militari Usa dalla Germania poterà sicuramente ad un ridisegno delle basi USA in Mediterraneo e quindi anche in Italia. La perdita di presenza degli Stati Uniti unita all'arretramento di credibilità della politica trumpiana indebolisce sempre più gli Stati Uniti. Situazione aggrava dal rifiuto dei vertici del pentagono di appoggiare il Presidente nella sua azione "Legge ed ordine" Nell'anno elettorale ogni cosa è possibile. A quanto pare chi ci sta perdendo è il peso degli Stati Unit in Mediterraneo e presso i suoi alleati.

giovedì 11 giugno 2020

Covid 19

 La situazione alla data odierna appare sotto controllo; ma l'epidemia non è passata; può riprendere da un momento all'altro e fino a che non ci sarà un vaccino la situazione rimarrà grave

giovedì 4 giugno 2020

La strage dei vecchi



Largo ai giovani, Una società orrenda.

Nota a margine della epidemia in essere nel nostro paese riguardante il coronavirus, Scrive Fabio Mini a pagina 248 del numero 4 2020 di Limes rivista italiana di Geopolitica titolata "Il vincolo interno" e dal sottotitolo "Mai così in pericolo mai è così contesa. l'Italia deve riscoprire se stessa un progetto per non finire in caoslandia" : 'dobbiamo riconoscere che nonostante le declamate attenzioni per le fasce deboli di anziani sono stati abbandonati, esclusi dalle cure, reclusi nei lebbrosari e nelle stamberghe morali. Preda fin troppo facile della logica che "tanto devono morire" che è "inutile sprecare risorse e tempo" che "tutto sommato è meglio per loro morire". Non è stato il virus a decidere questo perché di decisione deliberata si è trattato. Decisione partita dall'alto sulla scorta del panico ed estesa al basso attraverso l'incuria, l'egoismo, il cinismo, la cupidigia, l'incapacità e persino l'odio. Colpa o Dolo?" si chiede Fabio Mini la riflessione proposta è a tutto tondo. Se una epidemia fa emergere aspetti come questi della nostra società allora è bene guardarsi allo specchio. Se si è vecchi è tempo di raccogliere le residue energie e combattere. Almeno si muore con le armi in pugno.