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domenica 30 maggio 2021

Il Governo Draghi. Semplicemte il Governo del Paese.

 Dal 18 febbraio 2021 l'Italia ha un Governo, governo guidato da Mario Draghi, che ha ottenuto la piena fiducia rispettivamente del Senato e della Camera. Solo un esponente di espressioni di valori lontani dalla Europa come il Presidente Turco poteva dire che Mario Draghi non era stato eletto direttamente, non conoscendo, o non avendo uno staff preparato come si deve, per sapere che il Presidente del Consiglio dei Ministri così come tutti i Ministri, in Italia, non sono eletti direttamente. Possono essere scelti anche tra gli eletti direttamente dal popolo ma possono anche essere scelti tra i non eletti dal popolo. L'importante che abbiano la fiducia  dei rappresentanti eletti dal popolo, ovvero dal parlamento. I funzionari turchi dovrebbero studiare un pò di più i sistemi parlamentari occidentali per evitare di esporre i propri Capi a figure non certo esaltanti.

 Il governo Draghi si è presentato al Paese annunciando che aveva davanti due sfide: contrastare la pandemia e e avviare la nuova ricostruzione del paese. Aveva affermato che il suo è semplicemente il governo del Paese, intendendo così richiamare tutte le forze politiche coinvolte all'assunzione della comune responsabilità. Prima di ogni appartenenza viene il dovere della cittadinanza ed è su questa che si fonda il senso dell'inconsueto "perimetro di collaborazione" delle forze politiche per rispondere alle necessita del Paese.  A due mesi di distanza da quella nota, i risultati si vendono e sono più che soddisfacenti: piano vaccini in sviluppo costante e Recovery Plan a Bruxelles.

Vds anche: Nota Editoriale in La Civiltà Cattolica n. 4097 6/ 20 marzo 2021 anno 172

 La Rivista La Civiltà Cattolica è disponibile presso la Emeroteca del CESVAM, Roma Piazza Galeno 1.

mercoledì 19 maggio 2021

Societa Geografica Italiana: il progetto delle nuove regioni italiane

Fonte. Rivista LIMES, rivista geopolitica italiana  n. 3 del 2021.


Il fallimento del sistema regionale nel campo sanitario, il fiore all'occhiello del sistema decentrato del Servizio Sanitario Nazionale, che la pandemia Covid ha mostrato in tutti i suoi aspetti impone una revisione del sistema locale di governo del territorio. Una vera e propria follia quella di trasformare le regioni in Stati, i Presidenti di regione come Governatori, come se fossimo negli Stati Uniti in cui il sistema federale permette di avere Stati e Organizzazione centrale. Andando oltre all'atavico sistemico di presenza di corruzione e del livello di preparazione del politico regionale e locale, è proprio il sistema che è crollato. La deligittimazione dell'avversario politico ha dato l'ulteriore colpo di grazia, con le classifiche fra Regioni, il brano e il non bravo a questo o a quello dei vari "Governatori" che si sentivano capi di Stato a tutto tondo. Lo Stato inteso come bancomat a cui attingere per alimentare le follie locali, con il solito strascico di piagnistei di incapacità e impreparazione, che ovviamente è colpa degli "altri". Piano di distribuzione e vaccinazione nemmeno abbozzato, eppure vi era stato tutto il tempo pe rpreparalo, con Regioni in grave ritardo, e quindi, ovviamente, colpa di Roma. 

"Scrive Lucio Caracciol nel suo editoriale  di Limes (marzo 2021):

"La prestazione offerta dalle Regioni nell'emergenza infettiva, tanto più inaccettabile e offensiva nel caso delle più ricche, ne comprova la pericolosità per la coesione nazionale. E' per il principio di uguaglianza che distingue la costituzione mentre fonda il comune sentire della nazione. Questa emergenza strutturale non può essere trascurata con il pretesto di urgenze sanitarie ed economiche. Il commissariamento delle Regioni in campo sanitario parrebbe il minimo sindacale.La loro abolizione per ricostruire i poteri locali su base di dipartimenti macroprovinciali corrisponedenti a territori più compatti e radicati parrebbe incardinarsi nell'ordine del giorno della prossima legislatura"

 La Carta qui riprodotta riproduce un progetto di tal fatta già curato dalla Società Geografica Italiana.

Una riforma che si impone. Per riequilibrare uno Stato che in questo momento non c'è. Sono dieciannove piccoli stati, l'uno distante dall'altro che sperperano risorse essenziali che ai cittadini offrono pochi servizi oltre al fatto che molti di loro, sopratutto nel Sud, sono penetrati dall'Antistato, che ormai dovrebbe essere combattuto più con le periodiche retate delle forze dell'ordine con processi dalla lunghezza biblica assolutamente non incidenti.


 

lunedì 10 maggio 2021

Rivista QUADERNI N. 3 del 2020 Luglio-Settembre 2020

 



Per la parte dedicata alla Storia, iniziano con questo numero le pubblicazioni dedicate al centenario del Milite Ignoto che ricorre il prossimo anno. L’’Istituto è particolarmente impegnato in questa data anniversaria, e la Rivista non può che assecondare questa scelta. Prosegue, sull’abbrivio della Giornata del Decorato del 2021, che non si è potuta celebrare per via della epidemia da Covid19, che non può fermare l’attività posta in essere a corredo scientifico di detta giornata, le note riguardanti la campagna di Sicilia del luglio 1943 e degli avvenimenti riguardanti la campagna d’Italia del 1944. Contributi di Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio, nell’ambito delle ricerche avviate a seguito dei Progetti in corso riguardanti le tematiche della Guerra di Liberazione, e una di Giorgio Clemente che affronta particolari situazioni di nostri militari durante la seconda guerra mondiale e una nota di Consalvo Dolce riguardante l’intervento dell’impegno degli Stati Uniti nel Vietnam.

 

Per la parte geografica apre Valentina Trogu trattando della sociologia della deterrenza, mentre in geopolitica delle prossime sfide, una nota sul covid e come viene affrontato, che fa riflettere sulla leaderschip degli Stati Uniti nel mondo occidentale e Luca Bordini che tratta della digitalizzazione nelle FF.AA. Infine Stefano Chiarle tratta dell’Ucraina e del suo cammino verso la democrazia.

 

Nelle rubriche, quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro, con la evidenziazione delle realizzazioni editoriali mentre gli Indici della rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al III trimestre del 2020. Si può finalmente dire che un costante aggiornamento delle NOTIZIE CESVAM e degli eventi a cui si partecipa come CESVAM è possibile trovarlo sulla home page della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica “Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, mentre è in progetto la pubblicazione su questa rivista dei contenuti dei vari comparti della piattaforma

La rubrica di chiusura riporta la iconografia brigate di fanteria della prima guerra mondiale, come tradizione di questa rivista.

Da ultimo, l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del Periodico sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella. (massimo coltrinari)

 

In I di Copertina:  Lapide Commemorativa del Bollettino della Vittoria del 4 Novembre 1918

 info:quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org