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lunedì 20 febbraio 2023

ROma vista da Mosca. Ad un anno di distanza dall'invasione

 Ad un anno dall'inizio delle operazioni in Ucraina, Mosca vede Roma sempre con grandi riserve. Nel corso degli anni ha investito molto , iniziando dalla amicizia personale tra Putin e Berlusconi il cui apice è stato raggiunto a Pratica di mare, al vertice NATO. Russia. Una bella iniziativa che ha dato copiosi frutti, compresi i segreti Nato trovati dagli Statunitensi negli Uffici del Servizio Segreto Iracheno nel 2003 giunti da Roma via Mosca. UN'amicia di Berlusconi per Putin è inossidabile, tanto che ancora in questi giorni dichiarazioni dell'Uomo di Arcore sono orienti a giudizio negativi sulla leaderschip ucraina, alla opposizione all'invio di aiuti  ed armi. Tutto a favore di Mosca. I l parti dei Cinque Stelle con l'allora ministro degli esteri Di Maio aveva favorirto la più grande azione di spionaggio in Italia da parte russa dal termine della guerra fretta con la scusa degli aiuti COVID. In più azioni palesi di spionaggio sono emerse anche nell'ambito dello Stato Maggiore Difesa, con un ufficiale superiore arrestato dal nostro controspionaggio in flagranza di reato e la conseguente espulsione di 25 "diplomatici" russi accreditati in Italia Accanto a questo occorre mettere che la Lega con Salvini e tutto pro Mosca, e questo è dal 2014 una costante. Mosca deduce quindi che l'Italia sia un ottimo veicolo per una disgregazione della Nato, obiettivo primario della Russia intenta a diventare Super potenza e riconquistare le posizioni perdute nel 1989. 

La risposta dell'Italia è stata la politica di Draghi, che ha sganciato, con sacrifici, la dipendenza energetica dell'Italia dalla Russia, ha aderito compatta all'azione di aiuto all'Ucraina, ed è divenuta uno dei pilastri Nastro nel fronte sud, fronteggiando con perizia la flotta russa in Adriatico e nel Mediterraneo centrale. Il nuovo governo addirittura ha visto il Presidente del Consiglio andare a Kiev e ribadire totalmente la linea Draghi. La Russia ha reagito con parole insultati verso la leaderswchip italian con le parole del Vice presidente Merdved, che onestamente appare un fedele esecutore di ordini, uno yesman di prima grandezza nell'orbita putiniana.

Italia sempre più europea e atlantica; questo se vuole sopravvivere. Ma si deve anche capire che gli alleati nostrani di Putin sono da emarginare e combattere, se si vuole rimanere indipendenti e non arrivare ad essere come i bielorussi, autentiche vittime che nessuno ricorda di una volontà di dominio totale della teocrazia moscovita.

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