2.2.1 AMBITO DI UTILIZZO MILITARE E
SICUREZZA
In
ambito militare e sicurezza, gli UAV sono stati applicati per diverse punti.
Riportiamo di seguito i campi di applicazione più noti:
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Dangerous
rules: per sorvegliare aree fortemente protette, la perdita
di un UAV è minore rispetto alla perdita di un velivolo con persone a bordo. In
queste missioni si utilizzano UAV Stealth, difficilmente rilevabili dai radar e
diventano difficili bersagli per i missili e fuoco antiaereo;
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Dirty
rules: sono applicazioni sia di natura militare che di
natura civile, come il monitoraggio dell’ambiente a seguito di contaminazione
nucleare o chimiche, evitando di mettere a rischio vite umane. Gli UAV possono
anche innaffiare in maniera circolare con sostanze chimiche, normalmente
tossiche e letali per l’uomo;
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Dull
rules: l’osservazione e la sorveglianza per lunghe ore da
parte di soggetti addestrati può portare stanchezza e perdita di
concentrazione, con conseguenze serie sul risultato della missione. Un UAV
dotato di video HD a colori, trasmissione dati, termocamere e scansioni radar
svolgono efficacemente tali lavori, ad un costo minore e senza i suddetti
limiti umani;
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Forze dell’ordine: molti dipartimenti di
polizia utilizzano droni per garantire l’ordine pubblico e la sorveglianza di
tutte la superficie, come ad esempio accade in India; negli Stati Uniti e la
polizia usa i proni per la sicurezza. Vari UAV sono stati utilizzati da US Customs and Border Protection dal
2005 con l’intenzione di usare droni armati. L’FBI nell’anno 2013, ha
dichiarato di possedere e utilizzare gli UAV per fini di sorveglianza, mentre
nell’anno 2014 cinque di polizia inglesi riferiscono di aver ottenuto e o
gestito UAV per l’osservazione. In Italia, nell’anno 2013, la società di difesa
italiana Selex ES ha fornito un drone di sorveglianza non armata per essere
distribuito nella Repubblica Democratica del Congo, per monitorare i movimenti
dei gruppi armati nella regione e per proteggere la popolazione civile in modo
più efficace;
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Lotta al terrorismo: da quando gli Stati
Uniti sono entrati in guerra per la lotta al terrorismo, si resero conto della
difficoltà contro una guerra irregolare e asimmetrica. Furono considerati il
modo più efficace di combattere minacce asimmetriche in guerra irregolare è
quello di condurre operazioni rapide e distruttive al fine di paralizzare il
nemico;
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Obiettivi per l’addestramento militare:
dal 1997, l’esercito americano ha utilizzato più di 80 F-4 Phantom convertiti
in aerei robotici da utilizzare come obiettivi aerei;
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Protezione contro altri UAV: gli Stati
Uniti hanno sviluppato sistemi di difesa contro attacchi drone di basso
livello. Alcune aziende tedesche stanno sviluppando laser da 40 kW contro UAV,
mentre alcune aziende britanniche hanno sviluppato congiuntamente un sistema
per monitorare e interrompere il meccanismo di controllo per i piccoli UAVs;
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Protezione di convogli;
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Ruoli di copertura;
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Ruoli di ricerca: alcuni UAV vengono
utilizzati nella ricerca e nello sviluppo dell’ambito aeronautico, a scopo di
test. In questi casi, vengono progettati UAV in scala, sia in ambito militare
che civile, per effettuare delle prove realistiche, economiche e meno
pericolose; l’esito dei test saranno effettuare modifiche sui modelli reali;
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Sicurezza territoriale, frontiere e lotta
ai narcotrafficanti: nel 2011 gli Stati Uniti hanno iniziato una collaborazione
con il Messico per arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e del
traffico di sostanze stupefacenti attraverso il confine. L’esercito
statunitense ha iniziato a impiegare i propri UAV a seguito dell’uccisione
dell’agente dell’immigrazione Jaime Zapada, freddato da alcuni uomini armati nel
Nord del Messico il 15 febbraio 2011. Gli APR/UAV vengono impiegati per
segnalare i movimenti e la forza numeri dei narcotrafficanti, informazioni
subuto comunicate agli agenti sul territorio. Volano circa 18.000 metri di
altezza, praticamente invisibili da terra, e in un solo giorno possono
controllare minuziosamente un’area di circa 100.000 km2.
Gli UAV miliari sono tecnologie di punta che vengono
utilizzati per compiti come ricerca aerea, l’intelligence elettronica, le
ispezioni del territorio e gli attacchi missililistici. Questi possono essere
equipaggiati con antenne ad alta sensibilità in grado di rilevare eventuali
segnali relativi a minacce, inoltre possono trasmettere immagini in tempo reale
sugli obiettivi che vengono individuati, fornendo un feedback immediato alle
unità operative sul terreno. Oggi le più recenti versioni di droni militari vengono
utilizzati dalle forze militari in tutto il mondo e sono
impiegati in una varietà di missioni e compiti. Consentono agli eserciti più
piccoli di effettuare operazioni su larga scala a costi inferiori e con meno
rischi. Dai voli di ricognizione a lungo raggio utilizzati per mappare il
terreno su cui si svolgerà un attacco, agli attacchi di precisione che possono
essere eseguiti senza mettere a rischio le vite umane. Utilizzati già in altre
guerre per diversi scopi, dalle attività di intelligence, come la sorveglianza
o lo spionaggio, per la trasmissione dei dati da luoghi remoti, o per le
attività di distruzione, i droni militari vengono
comandati da remoto da personale specializzato e scelto
con alte skills tecniche, in grado di guidare le
nuove macchine della morte.
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