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sabato 30 dicembre 2023

Dipartimento della Informazione per la Sicurezza DIS

 l Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) è l’organo di cui si avvalgono il Presidente del Consiglio dei ministri e l’Autorità delegata per l’esercizio delle loro funzioni e per assicurare unitarietà nella programmazione della ricerca informativa, nell’analisi e nelle attività operative di AISE e AISI.

Con l’approvazione da parte del Parlamento della legge 133/2012 di iniziativa del COPASIR, approvata all’unanimità dal Parlamento, questo ruolo di coordinamento è stato ulteriormente rafforzato, in particolare per quanto riguarda l’analisi strategica di intelligence e la gestione unitaria delle risorse umane e materiali a disposizione del Comparto, funzioni che sono state espressamente demandate alla responsabilità del Dipartimento.

La stessa legge assegna inoltre al DIS il coordinamento delle attività informative indirizzate alla protezione delle infrastrutture critiche e dello spazio cibernetico del Paese, un settore nel quale il Governo è attivamente impegnato sia sul versante della prevenzione sia su quello della gestione di eventuali atti ostili.

In breve, il DIS:

  • coordina l’intera attività di informazione per la sicurezza, compresa quella relativa alla sicurezza cibernetica e ne verifica i risultati
  • è informato costantemente delle operazioni di AISE e AISI e trasmette al Presidente del Consiglio dei ministri le informative e le analisi prodotte dal Sistema
  • raccoglie informazioni, analisi e rapporti prodotti da AISE e AISI, da altre amministrazioni dello Stato e da enti di ricerca
  • elabora analisi strategiche o relative a particolari situazioni da sottoporre al CISR o ai singoli ministri che lo compongono
  • promuove e garantisce lo scambio informativo tra i servizi di informazione e le Forze di polizia
  • esercita il controllo sulle attività di AISE e AISI attraverso l’Ufficio centrale ispettivo
  • vigila sulla corretta applicazione delle disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri in materia di tutela amministrativa del segreto di Stato e della documentazione classificata
  • impartisce gli indirizzi per la gestione unitaria del personale di DIS, AISE e AISI
  • gestisce unitariamente gli approvvigionamenti e i servizi logistici comuni a DIS, AISE e AISI
  • elabora con AISE e AISI il piano di acquisizione delle risorse umane, materiali e strumentali
  • cura le attività di promozione della cultura della sicurezza e la comunicazione istituzionale

All’interno del DIS sono presenti quattro uffici istituiti per legge con specifiche funzioni:

  • Ufficio centrale ispettivo (UCI)
  • Ufficio centrale degli archivi (UCA)
  • Ufficio centrale per la segretezza (UCSe)
  • Scuola di formazione

mercoledì 20 dicembre 2023

Public Choice e Visione strategica

 


Ten. cpl. Art Pe. Sergio Benedetto  Sabetta

                                                                                                            

            Nel determinare il rapporto tra singole scelte e politiche pubbliche si parte dal presupposto del singolo quale essere economico, teso alla massimizzazione della propria utilità, per studiare come le preferenze individuali si trasformino in scelte pubbliche.

            Gli attori coinvolti nel processo decisionale sono: gli elettori, gli eletti, i funzionari pubblici, i partiti politici e i gruppi di pressione. Ciascun attore persegue obiettivi distinti, secondo proprie logiche.

            La funzione di utilità degli elettori è riferita alla quantità di beni e servizi acquisibili, per questo hanno a disposizione oltre al voto i movimenti di pressione, di protesta e la possibilità di spostarsi nella giurisdizione di spesa preferita, mentre il politico agisce per la rielezione e in questo tende a massimizzare i voti avvicinandosi all’elettorato mediano.

            Da queste semplici premesse si intuisce la complessità del processo decisionale in tema ambientale, se solo si tengono presenti gli effetti collettivi dell’esternalità e le relative azioni in spesa pubblica, determinazioni di criteri standard e forniture di beni.

            Dobbiamo inoltre considerare i diversi livelli di decisione che vengono ad interagire, sia a livello locale che statale e sovranazionale.

            La regola dell’unanimità sarebbe la migliore nel raggiungere un’allocazione delle risorse pareto-efficiente, tuttavia questa nella sua possibile realizzazione è strettamente legata all’ampiezza della collettività, diventando sempre più difficile con l’allargarsi della base decisionale, in cui prevalgono, tra l’altro, comportamenti strategici.

            Anche la regola della maggioranza qualificata presenta l’inconveniente di lunghe trattative, tanto maggiori e difficili quanto più è elevata la maggioranza richiesta, inoltre la natura di bene pubblico di molte risorse ambientali può spingere una minoranza interessata e compatta a indurre una maggioranza scarsamente interessata su alternative meno efficienti, classico il problema del climate change.

            Se è chiaro il vantaggio derivante dalla scelta secondo il principio dell’unanimità, come evidenziato da Knut Wickell (1986) con l’imposta di scopo per il finanziamento di ciascun bene pubblico (nuovo principio della tassazione), vi è tuttavia il problema della corretta indicazione delle preferenze individuali, prevalendo comportamenti opportunistici.

            Diventa quindi non utilizzabile l’introduzione del sistema dei prezzi, proprio del mercato privato, nella scelta delle possibili opzioni secondo il metodo dell’equilibrio di Lindhal (prezzo-imposta).

            Considerando che maggiore è la percentuale di voti richiesti e più ci si avvicina alle condizioni di efficienza paretiana, ma altrettanto aumentano i costi, occorre determinare un trade-off tra i due termini.

            Secondo la regola di Buchanan e Tullock (1962) la percentuale di votanti costituente la maggioranza ottimale è il punto in cui la somma dei costi esterni e dei costi della decisione raggiunge il minimo, naturalmente la regola ottima cambierà a seconda dei casi, essendo che costi esterni variano con la natura delle decisioni e le caratteristiche sociali della collettività interessata.

            Risulta pertanto un grosso ostacolo per il modello teorico di Buchanan e Tullock la conoscenza delle funzioni di costo, tuttavia tale modello ha il merito di avere evidenziato il problema dei costi relativi a ciascuna regola.

            Occorre quindi distinguere tra scelte costituzionali e non costituzionali, dove per il primo occorre una maggioranza tendente all’unanimità, mentre nel voto a maggioranza il risultato tende alle preferenze dell’elettore mediano, vi è comunque il problema di conoscere i fattori che determinano tali preferenze.

            Tuttavia non sempre il voto a maggioranza favorisce il raggiungimento di una decisione stabile (paradosso del voto a maggioranza), indipendentemente dall’ordine in cui sono poste a votazione le alternative se si è in presenza di alternative estreme.

            Inoltre quando le scelte riguardano più beni pubblici o diversi progetti si possono verificare maggioranze cicliche, lo stesso dicasi in presenza di questioni redistributive.

            La regola della maggioranza, se da una parte permette una scelta tra diverse alternative, dall’altra non permette di rilevare l’intensità delle preferenze, così che una maggioranza poco interessata può imporsi su una minoranza molto interessata alla scelta.

            Si è pensato di ricorrere al meccanismo del voto a punteggi ma questo favorisce i comportamenti strategici allontananti dall’ottimo paretiano, il problema delle intensità delle preferenze è stato risolto con il ricorso al commercio dei voti (Logrolling).

            Qui vi è un vicendevole appoggio a seconda del problema in discussione, tuttavia se questo permette di considerare l’intensità delle preferenze, facilita anche il prevalere degli interessi particolari con il ridurre il benessere della collettività.

            Si dimostra veritiero il teorema dell’impossibilità di Arrow  (1951) per cui è impossibile definire una regola di scelta collettiva che soddisfi tutte le seguenti proprietà:

1.     Principio di Pareto;

2.     Indipendenza da alternative irrilevanti;

3.     Dominio non ristretto e non dittatoriale.

Emergono quindi chiaramente le forti spinte lobbistiche che in molti casi stanno alla base di alcune scelte economiche,  anche ambientali, sia negli interventi in politica estera che sul territorio, come sulla mobilità o  più semplicemente sul cibo e sull’energia, spinte che rientrano in una visione strategica.

Colossali interessi che possono spingere attraverso campagne mediatiche verso falsi scopi, dissipando risorse e tempo, provocando magari ulteriori danni.

Walter Lippman afferma che la teoria democratica nell’allargare il diritto di voto diventa una costruzione fondata sulla sabbia essendo i cittadini immaturi, l’unica possibilità è un “ufficio di intelligenza ( …) gestito solo da una classe specializzata” che nel perseguire gli interessi comuni eluda “in larga parte l’opinione pubblica” ( F. Petroni, Disincanto americano,109, il “ Il bluff globale”, Limes 4/2023).

I cambiamenti avvengono a cicli economici, sociali ed istituzionali, attualmente questi si sovrappongono, facendo pensare ad un possibile fallimento della capacità di dissuasione e di gestione di un progetto strategico da parte degli U.S.A., questo anche se la strategia estera possiede una logica più stabile, determinata dai rapporti internazionali, rispetto alla politica interna (G. Friedman, Gli Stati Uniti sono prossimi ad un collasso interno, 113 – 118, in “Il bluff globale”, Limes 4/2023).

 

Bibliografia

·       Brosio G., Economia e finanza pubblica, Carocci 1999.

domenica 10 dicembre 2023

Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica CISR

 

CISR

Il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) è un organismo di consulenza, proposta e deliberazione sugli indirizzi e le finalità generali della politica dell’informazione per la sicurezza.

In particolare il Comitato:

  • delibera sulla ripartizione delle risorse finanziarie e sui bilanci preventivi e consuntivi di DISAISE e AISI
  • indica il fabbisogno informativo necessario ai ministri per svolgere l’attività di governo

Sono membri del CISR:

  • il Presidente del Consiglio dei ministri
  • l’Autorità delegata
  • il Ministro degli Affari Esteri
  • il Ministro dell’Interno
  • il Ministro della Difesa
  • il Ministro della Giustizia
  • il Ministro dell’Economia e delle Finanze
  • il Ministro delle Imprese e del Made in Italy
  • il Ministro dell’ Ambiente e della Sicurezza energetica

Al Direttore generale del DIS sono assegnate le funzioni di segretario del Comitato.